''Quando ero molto piccolo vivevo in montagna, e in mezzo a quelle grandi montagne il problema dell'intelligenza non sembrava importante. In quei fantastici anni della prima infanzia nella foresta di abeti rossi e larici torreggianti con licheni a barba grigiastro che pendevano da loro, alla ricerca di mirtilli e mirtilli rossi e funghi gialli e marroni che crescevano sul terreno o erano nascosti sotto il muschio e gli strati ammuffiti di aghi di pino caduti- i detriti di innumerevoli autunni piovosi... Il mondo era fatto di animali, montagne, farfalle, uccelli, nuvole, laghi, rocce e fiori, e ogni singola cosa aveva il suo colore; ogni singola cosa risaltava per il suo colore; ogni singola cosa era quello che era, con il suo colore particolare.'' Ettore Sottsass